Rilevazione forense della prova informatica

Rilevazione forense della prova informatica

Dalla traccia digitale alla prova legalmente utilizzabile

Nel contesto attuale, la maggior parte delle attività personali e professionali avviene in ambiente digitale. Email, messaggistica istantanea, file condivisi, chat di gruppo, documenti cloud, screenshot e registrazioni digitali costituiscono oggi una parte rilevante delle comunicazioni e delle interazioni quotidiane.

Tuttavia, ciò che può sembrare evidente sul piano informatico, non sempre lo è sul piano giuridico.

Il problema: l’instabilità probatoria del digitale

I documenti elettronici, per loro natura, sono facilmente modificabili, duplicabili o manipolabili, spesso senza lasciare tracce visibili. Una semplice immagine, un file Word o una conversazione su WhatsApp può essere alterata in pochi secondi, compromettendo la possibilità di utilizzarla come prova affidabile in sede giudiziaria.

Questo rende necessario un processo di acquisizione forense certificata, in grado di garantire integrità, autenticità, immodificabilità e riferibilità nel tempo.

Quando un file diventa una prova legale

Non tutti i documenti digitali hanno valore legale. Alcuni strumenti, come i PDF firmati digitalmente o i messaggi inviati tramite PEC, forniscono già alcune garanzie giuridiche (firma, data certa, integrità), ma molti altri no. Screenshot, vocali, chat, registri di accesso, email standard, documenti cloud o file esportati da app di uso comune possono essere accettati in giudizio solo se acquisiti secondo procedure tecniche rigorose.

È qui che entra in gioco la rilevazione forense.

Come viene cristallizzata la prova digitale

Utilizziamo metodologie riconosciute a livello internazionale, in linea con la Convenzione di Budapest sul Cybercrime (2001), che regolamenta l’acquisizione delle prove elettroniche, e nel rispetto dell’articolo 244 del Codice di procedura penale, che richiede misure tecniche idonee a garantire la conservazione e l’inalterabilità dei dati digitali.

Le nostre operazioni forensi si basano su:

  • tecniche di cristallizzazione e hashing (SHA-256, SHA-512)

  • marcature temporali e timestamp legali

  • copia forense bit a bit (disk imaging) dove applicabile

  • utilizzo di strumenti certificati (Cellebrite, Autopsy, Magnet AXIOM, ecc.)

  • produzione di relazioni tecniche asseverabili

I nostri servizi in ambito forense

  • Rilevazione e cristallizzazione della prova digitale (file, email, chat, log, contenuti cloud, social network, portali web)

  • Analisi tecnica di documenti e metadati (verifica integrità, identificazione modifiche, cronologia di creazione e accesso)

  • Redazione di perizie tecniche e relazioni asseverate, valide in sede civile e penale

  • Supporto nei procedimenti giudiziari, anche come CTP (consulenti tecnici di parte) o CTU (consulenti tecnici d’ufficio)

  • Consulenza legale-tecnica in casi di contenzioso, data breach, diffamazione, accessi abusivi, frodi digitali

A chi è rivolto il servizio

  • Studi legali e avvocati civilisti e penalisti

  • Notai, consulenti tecnici, mediatori

  • Aziende coinvolte in contenziosi con ex dipendenti, fornitori o clienti

  • Privati cittadini vittime di reati digitali (diffamazione online, stalking, minacce, furto d’identità)

  • Enti pubblici o organizzazioni che necessitano di relazioni ufficiali sui propri sistemi

Massima riservatezza, piena validità giuridica

Tutte le attività vengono svolte con strumenti certificati, nel pieno rispetto delle normative vigenti e della deontologia professionale. La riservatezza e la correttezza formale della documentazione prodotta sono garanzia di utilizzabilità in giudizio e di piena tutela del cliente.

FAQ – RILEVAZIONE FORENSE DELLA PROVA INSORMATICA

Quando una prova digitale è valida in giudizio?

Una prova digitale è valida in sede civile o penale solo se acquisita con procedure forensi certificate, che garantiscono integrità, autenticità e immodificabilità del contenuto. Screenshot, chat e file possono essere accettati in tribunale solo se raccolti con metodologie tecniche riconosciute.

Gli screenshot hanno valore legale?

Gli screenshot da soli non hanno pieno valore legale perché possono essere facilmente manipolati. Diventano prove utilizzabili solo se acquisiti tramite rilevazione forense con cristallizzazione, hashing e marcatura temporale, così da garantirne l’autenticità.

Come si acquisiscono le prove digitali da WhatsApp, email o cloud?

La raccolta avviene con strumenti certificati di computer forensics (es. Cellebrite, Autopsy, Magnet AXIOM) che permettono di estrarre messaggi, log e file in modo conforme alla normativa, assicurando che i dati non vengano alterati.

Cos’è una copia forense e a cosa serve?

La copia forense è la duplicazione bit a bit di un dispositivo o file. Permette di preservare intatta l’evidenza digitale originale, mentre le analisi vengono svolte sulla copia, garantendo che la prova resti inalterata e quindi ammissibile in giudizio.

Chi può richiedere un’indagine di informatica forense?

Il servizio è utile a studi legali, notai, consulenti tecnici, aziende coinvolte in contenziosi, enti pubblici e privati cittadini vittime di reati digitali come diffamazione, stalking, furto di identità o accessi abusivi.

Perizia di parte e rilevazione forense

Perizia di parte e rilevazione forense

Quante informazioni riservate transitano ogni giorno nei nostri dispositivi?

Smartphone, tablet, computer, e-mail, siti web e social media sono strumenti che utilizziamo quotidianamente, in ambito personale e professionale. Molto spesso sottovalutiamo quante tracce digitali lasciamo e quanti dati sensibili viaggiano attraverso questi canali.

Quando si apre un contenzioso, la prima domanda utile da porsi è: quanto della vicenda passa per dispositivi o comunicazioni digitali?

Le prove digitali, infatti, sono spesso volatili e facilmente alterabili. Per questo motivo, se si intende farle valere in tribunale, in mediazione o in una trattativa tra privati, è fondamentale acquisirle secondo criteri riconosciuti e validi legalmente.

Tracce digitali con valore legale

Servono competenze specifiche per individuare, acquisire, conservare e analizzare correttamente i dati contenuti in dispositivi digitali come PC, server, smartphone o sistemi cloud. Ma non basta la tecnica: occorre saper mettere in relazione le evidenze digitali con i fatti, gli eventi e le responsabilità oggetto del contenzioso.

Il nostro team è composto da:

  • Periti informatici esperti in programmazione, reti e infrastrutture

  • Specialisti in digital forensics e analisi delle prove informatiche

  • Consulenti tecnici di parte (CTP) con esperienza diretta in contesti giudiziari

Siamo in grado di offrire:

  • Perizie giurate e relazioni tecniche

  • Analisi forense e investigazione digitale

  • Consulenza tecnica per contenziosi e trattative

  • Supporto completo al legale di fiducia

Operiamo in conformità con i criteri internazionali di Digital Forensics e siamo in grado di operare in sede civile, penale o stragiudiziale.

FAQ – PERIZIA DI PARTE E RILEVAZIONE FORENSE

Che cos’è una perizia informatica di parte ?

La perizia informatica di parte è un’analisi tecnica svolta da un consulente nominato da una delle parti in causa. Serve a raccogliere, validare e interpretare prove digitali da presentare in un contenzioso civile, penale o stragiudiziale.

Qual è la differenza tra perizia informatica e consulenza tecnica?

La perizia informatica ha valore probatorio e può essere giurata o asseverata per essere utilizzata in giudizio. La consulenza tecnica, invece, è di supporto al legale o al cliente e fornisce indicazioni per la strategia difensiva, senza necessariamente produrre un documento formale utilizzabile in tribunale.

Quando è necessario richiedere una perizia informatica?

È consigliata in caso di contenziosi che coinvolgono comunicazioni digitali (chat, email, social network), accessi abusivi, data breach, diffamazione online, dispute contrattuali o sospetti di manipolazione di file e dispositivi.

Le prove digitali hanno valore legale?

Sì, ma solo se acquisite con procedure di digital forensics che ne garantiscono autenticità, integrità e immodificabilità. Screenshot, email o file possono diventare prove legali valide solo se raccolti con metodologie riconosciute a livello internazionale.

Chi può svolgere una perizia informatica con valore legale?

Solo professionisti esperti in digital forensics e periti informatici qualificati. Devono utilizzare strumenti certificati, rispettare standard internazionali e saper redigere relazioni tecniche giurate o asseverate accettabili in sede civile e penale.