Avere la soluzione prima ancora del problema
Una delle riflessioni che l’emergenza coronavirus porta a fare, è una generale sottovalutazione delle PMI alla prevenzione e gestione delle emergenze.
Eppure terremoti, alluvioni, ed altre calamità che purtroppo hanno colpito il paese negli ultimi anni avrebbero dovuto far suonare un campanello di allarme a titolari e dirigenti.
Il coronavirus ha colto tante aziende assolutamente impreparate, prive dei piani di Business Continuity ritenuti spesso un costo evitabile, tanto “quando mai sarebbe accaduto?”
Adesso, ecco quando.
7 maggio 2020
alle 15.00
Nel corso dell’incontro illustreremo i concetti base della gestione dei processi aziendali in caso di emergenza e quali sono i documenti chiave da produrre e tenere aggiornati.
I concetti di Business Continuity, Work from Home e Digitalization, sono citati frequentemente nelle conferenze dedicate alle PMI nelle più svariate sedi, ma spesso sono rimasti lettera vuota.
Oggi il mercato offre numerose soluzioni per supportare i processi aziendali delle PMI, quali Finance, Logistic, HR&Payroll, Warehouse, ma pochissime sono in italiano in quanto il nostro mercato è stato finora impermeabile a questa novità digitale.
Per le aziende italiane questa emergenza è una opportunità per effettuare un investimento ed avere dei piani di continuità aziendale affidabili per il periodo 2020-25.
Deve esserci la voglia di innovare e puntare sulla azienda; intesa non come il capannone e i macchinari, ma come robustezza dei suoi processi e affidabilità delle persone; bisogna evidenziare chiaramente quali sono i punti di rischio per la continuità aziendale e prendere decisioni, anche importanti, sul come risolverli.
E’ necessario che i piani di Business Continuity siano aggiornati regolarmente e si facciano simulazioni periodiche di possibili incidenti; coinvolgendo direttamente anche i dipendenti in questo processo di miglioramento.
Gian Andrea Bruni